Acquisizione ed elaborazione delle immagini per i beni culturali
Nell’ ambito dei beni culturali le immagini costituiscono un supporto fondamentale per operazioni di documentazione, archiviazione e restauro.
L’acquisizione delle immagini viene effettuata essenzialmente con l’ausilio di una notevole varietà di apparecchiature fotografiche, di diverso livello e potenzialità, ma utilizzate quasi sempre per produrre immagini “spontanee”, prive, cioè, delle caratteristiche che le rendano idonee allo scopo specifico.
È opportuno ricordare, però, che una immagine spontanea o “cattiva” non si limita ad essere scarsamente utilizzabile: molto spesso risulta gravemente fuorviante, origine e fondamento di opinioni e diagnosi sostanzialmente errate.Almeno in linea di principio, la fotografia di un oggetto può essere considerata soddisfacente quando, ai fini dell’analisi e dello studio, può sostituire l’oggetto stesso, fornendo allo specialista la stessa “quantità” di informazione.
I criteri che dovrebbero guidare l’acquisizione delle immagini per i beni culturali sono, perciò, sostanzialmente quelli della corretta (= rigorosa) fotografia scientifica, caratterizzata da alcuni fondamentali requisiti:
leggibilità, nitidezza, resa del dettaglio, densità di informazione, profondità di campo, gamma tonale, corretta resa prospettica, punto di ripresa, ottica utilizzata, tipologia e qualità del software di ortorettificazione, uso di fotocamera a corpi mobili, completezza dell’informazione, più immagini dello stesso soggetto tridimensionale, fotomosaicatura, ricostruzione tridimensionale virtuale, riferimenti metrici assoluti.
Il soddisfacimento di queste esigenze comporta un back-ground metodologico adeguato, competenze professionali specifiche, impiego di attrezzature e SW avanzati. INNOVA mette a disposizione di enti e aziende conoscenze, competenze ed attrezzature adeguate a rispondere a richieste specifiche di acquisizione delle immagini per i beni culturali, ed offre i seguenti servizi:
- Riprese fotografiche di beni culturali (architettura – scavi – reperti anche di piccole dimensioni) secondo i metodi e i criteri della fotografia scientifica con fotocamera di grande formato a corpi mobili (o “a banco ottico”) Sinar P2, sia su pellicola (dal 4,5×6 al 10cm x 12,5cm) sia su dorso digitale a bassissimo rumore termico
- Fotomosaicatura
- Ortorettificazione
- Fotografia panoramica
- Ricostruzione tridimensionale
- Stereofotogrammetria
- Ricostruzione stratigrafica a livelli multipli a trasparenza controllabile
- Image enhancement di immagini già esistenti
- Progettazione, creazione e gestione degli archivi di immagini e testuali
Rilievo di scavo
Lo stesso rilievo di scavo ortorettificato col SW “RDF”
Schermata di SW (proprietario) di gestione dati archeo con esempio di stratigrafia multilivello a trasparenza controllata